La Storia

Le prime notizie storicamente accertate della banda musicale “San Nicolò di Bari” di Gualtieri Sicamino’, risalgono al 1890 ma verosimilmente la banda esisteva già da qualche decennio; infatti il complesso bandistico è menzionato in una poesia di Antonino Giunta, primo sindaco di Spadafora dopo l’Unità d’Italia.  Il primo direttore sembra essere stato il maestro Trovato che dopo alcuni anni, nei primi del Novecento, è stato sostituito dal maestro Valenti che l’ha  diretta fino alla Prima Guerra Mondiale. Alla fine del conflitto, in un Paese da ricostruire, vi erano persone con tanta voglia di fare e ricominciare. Il più importante filo conduttore capace di rievocare i sentimenti nazionalpopolari era la musica ed in questo clima il maestro Pietro Gullì rifondò la banda gualtierese nell’aprile del 1927. Egli, suonatore di flauto e di flicornino, ha dedicato tutta la sua vita alla banda musicale e con lo stesso entusiasmo iniziale alla fine del Secondo conflitto Mondiale, quando da poco il paese era uscito dalla guerra e viveva in ristrettezze economiche, diede vita alla Scuola Musicale frequentata da moltissimi alunni. Infatti si dice che in tutto il periodo della sua direzione, protrattosi dal 1927 al 1981 sia riuscito a formare circa 300 “musicanti”.  L’eredità musicale del maestro Gullì si è manifestata non solo nelle sue numerose trascrizioni rigorosamente manoscritte, ma soprattutto nelle sue marce “Giuliva”, “Letizia”, “Gaia” e nella marcia sinfonica “Pietro Gullì”  brani che ancora oggi costituiscono una esclusiva del nostro repertorio.  Egli è stato un personaggio cosi rilevante nella storia del paese di Gualtieri che l’Amministrazione Comunale gli ha dedicato, cogliendo il comune sentire dei cittadini, una via del paese: proprio quella che conduce all’odierna sala musica.
Arrivato  ormai alla soglia degli 80 anni, il maestro Gullì lascia il suo posto al giovanissimo maestro Nino Cigala, il primo diplomato al conservatorio nella storia della banda di Gualtieri, avendo conseguito tale titolo nel 1980.  Egli attua quella che si può quasi definire una nuova rifondazione dell’organico che si era ridotto a poco più di 20 elementi. Il suo entusiasmo giovanile, contagiato ai veterani del complesso bandistico, si pone come nuova linfa per continuare l’avventura musicale e incentivare la scuola musica. In pochi anni il complesso bandistico arriva a toccare la soglia dei 57 elementi.  In questo periodo la banda continua il repertorio tradizionale basato sulle trascrizioni operistiche, non disdegnando qualche “sperimentazione”  con l’introduzione di strumenti quali la batteria affiancata alla sezione delle percussioni di Vesselliana memoria, e l’esecuzione di alcune colonne sonore quali “Moment for Morricone” arrangiate da pochissimi anni e ancora quasi sconosciute nel panorama bandistico circostante.  Tutti questi fattori contribuirono ad accrescere la fama della banda gualtierese che fu invitata a partecipare a numerosi  e rinomati raduni bandistici quali Canicattini Bagni, Mascali, Fiumefreddo e Chieti. Inoltre la banda ha partecipato ad un importante Festival tenutosi oltre i confini nazionali : l’Inno di San Nicola infatti è risuonato in terra elvetica nelle strade della città di Lugano.  Anche il maestro Nino Cigala, sull’esempio del suo predecessore,  ha lasciato in eredità alla banda una sua composizione anche questa eseguita tutt’oggi e parte di quel repertorio esclusivo che l'associazione possiede: la marcia brillante “Andreana” scritta nel 1986. Una ulteriore sperimentazione è stata l’esecuzione della “Cavalleria Rusticana” di Pietro Mascagni in forma scenica. Infatti alle esecuzioni musicali da parte della banda, aggregata al coro, si alternavano le rappresentazioni teatrali della novella di Verga. Questo lavoro rappresenta sicuramente la punta di diamante della direzione del maestro Nino Cigala che lascia la bacchetta al fratello Mariano nel 1997.

 Il Maestro Mariano Cigala ha conseguito il diploma di Clarinetto presso il conservatorio  “Scontrino” di Trapani ed ha suonato in gruppi di musica da camera. Prima di salire sul podio gualtierese ha diretto le bande musicali di Monforte S. Giorgio e Roccavaldina.
Ha partecipato al secondo corso di formazione professionale biennale, organizzato dall’ANBIMA SICILIA, per maestri direttori di banda, valorizzando, sempre più, la sua esperienza bandistica.
Nel 2009 e nel 2010 ha partecipato ad una masterclass di direzione, tenuta dal M° Lorenzo della Fonte, il direttore di banda italiano più richiesto all’estero, ma poiché non si finisce mai di imparare né di studiare il maestro Cigala continua alacremente i suoi studi di direzione. Nel 2013 infatti, inizia a frequentare il 1° Corso Biennale per Maestri Direttori di Banda organizzato dal Conservatorio di Messina, sempre col M° Lorenzo della Fonte e sempre nello stesso anno, nel mese di Novembre partecipa al Master tenutosi a Milazzo con il maestro Andrea Loss. 
Durante la sua attività, ha diretto numerosi concerti: di carattere lirico sinfonico, con la partecipazione di soprano e tenore; nel 2006 ha diretto un concerto con un’ensamble vocale ed inoltre ha ideato e diretto concerti per giovani solisti e banda come quelli tenutosi tra l’aprile ed il maggio del 2009.
Nonostante l'amore per la tradizione e la concezione classica bandistica, l'evoluzione musicale che questa ha subito negli ultimi trent'anni ha spinto il M° Cigala ad intraprendere una nuova fase di crescita, facendo spazio nel proprio repertorio alle composizioni originali per banda. Ciò ha permesso di eseguire brani di grande difficoltà, la quale sta nella bravura degli interpreti di ascoltarsi tra loro per un'esecuzione ricercata e bilanciata. Accanto alle pagine di Verdi, Rossini, Bellini e Puccini trascritte da grandi quali Vidale, Vessella e Semeraro i leggii dei musicanti gualtieresi hanno ospitato spartiti recanti i nomi di grandi compositori che nei loro lavori hanno attenzionato la formazione bandistica quali Gustav Holst e le sue due “Suite for Military Band”, Jacob de Haan, James Barnes e Franco Cesarini. 
L’associazione musicale “San Nicolò di Bari” permette ai ragazzi, sin da piccoli, di avvicinarsi al mondo delle note attraverso la scuola musicale sviluppata in essa, e di coltivare la passione della musica socializzando e condividendo i propri interessi con altre persone, sia giovani che non. Questo interesse musicale può nascere e rimanere fattore ludico e di svago, ma può anche stimolare i giovani all’approfondimento degli studi musicali, tanto che all’interno del vivaio bandistico vi sono numerosi ragazzi che hanno intrapreso gli studi al conservatorio, altrettanti già diplomati, ed altri che hanno fatto della musica la loro professione.

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